Ciascuno dei 4 quadranti esprime un momento del processo risorgimentale: nel primo si evidenzia la situazione che precede la II guerra d’indipendenza e quindi la divisione della penisola sottoposta all’egemonia austriaca in tanti piccoli stati
Il secondo quadrante rappresenta invece la situazione al momento della nascita del Regno d’Italia, dopo le annessioni del 1859 e l’impresa dei Mille
Il terzo quadrante evidenzia molto bene l’incompiutezza del processo di unificazione all’indomani della presa di Roma e dell’annessione del Veneto a seguito della III guerra d’indipendenza.
Infine il quarto quadrante offre l’immagine del compimento del percorso risorgimentale proprio a seguito della guerra 1915/18 avvallando così la denominazione di IV guerra di indipendenza
Un legame, una continuità, con il Risorgimento che significava anche legame di valori e di comportamenti oltre che di rivendicazioni territoriali.
Dopo aver parlato di Abba e dei garibaldini che aveva personalmente conosciuto Adolfo Omodeo scrive dal fronte alla moglie:
Per fortuna d’Italia questo sfolgorare delle più pure e franche doti dell’animo, questa semplicità casta, dirò così, di chi opera grandi cose ed ha affrontata la morte, lo ritrovo in tanti combattenti di questa guerra: pure in mezzo a tanti fanfaroni e a molti piagnistei. (8 settembre 1917 – A. Omodeo, Lettere 1910-1946, Torino, Einaudi 1963, p. 224.225)