Scrivere lettere a parenti e amici fu una pratica utilizzata a scopi diagnostici e terapeutici all’interno degli ospedali psichiatrici (furono oltre 40 mila i militari italiani ricoverati tra il 1915 e il 1918). Mettere per iscritto i propri pensieri poteva aiutare i medici a meglio comprendere lo stato psichico dei pazienti e i soldati a esprimere paure e speranze altrimenti sepolte sotto il peso dell’orrore vissuto.