Maria Bracceschi Papafava (1867-1952)  in un gruppo di dame infermiere della Croce Rossa.

 

Patronessa del comitato per le industrie femminili e di varie altre iniziative assistenziali, la contessa cominciò a distinguersi in modo particolare con la mobilitazione straordinaria prodotta dalla guerra, dando spinta organizzativa al comitato locale delle crocerossine e soprattutto dirigendo il Fascio Femminile di Resistenza sorto dopo Caporetto. Fu proprio da questa esperienza che nel 1920 nacque a Padova il Consiglio Nazionale delle Donne (CNDI), espressione dell’emancipazionismo moderato. Dalla sua nascita in poi il comitato padovano del CNDI mantenne forme di attività proprie del periodo di guerra, con un impegno prevalentemente filantropico e assistenziale, tra cui la rete di “madrine” per l’assistenza economica, morale e religiosa di bambini orfani di guerra e un laboratorio di confezioni per donne bisognose nello stesso palazzo Papafava.

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