Gli adolescenti sono destinatari di precisi messaggi per convincere i genitori ad acquistare le cartelle del Prestito nazionale con l’incentivo, spiegato con semplici esempi, di un valore nominale maggiore di quello reale.
L’esercito infatti
“va vestito, nutrito, armato, pagato; bisogna dare un sussidio giornaliero alle donne, ai bambini e ai vecchi rimasti senza sostegno; assicurare una pensione annua alle famiglie dei caduti e ai soldati dalla guerra ridotti inabili al lavoro; garantire un premio in denaro a tutti i combattenti; aprire e mantenere ospedali e stabilimenti di cura” (Per il prestito della Riscossa, Roma, 1918, Casa Editrice Italiana, pag. 6.)