Tra le pagine de “L’illustrazione italiana”, che tanto spazio riservò alla Grande Guerra, non era difficile imbattersi in inserzioni come quelle della penna Waterman’s Ideal. La ditta, fondata a Parigi nel 1884, accostò il proprio prodotto a immagini con militari:
un alpino chino sullo scrittoio e una ragazza intenta a leggere la lettera del suo innamorato;
una grande penna che sostiene una bandiera italiana con le cime dei monti sullo sfondo;
un soldato che ammira una penna stilografica, alta più della sua baionetta, definendo entrambe indispensabili;
Straniera, per la precisione statunitense, era anche la ditta produttrice di un’altra penna pubblicizzata al tempo, la Parker. In questo caso la stilografica è impugnata dal soldato nell’atto di fare fuoco; sembra illusoriamente suggerire che ne ferisce più la penna che la mitraglia.