Stefania Etzerodt Omboni (1839-1917)

 

Giunta a Padova nel ’70 per completare gli studi e sposatasi col prof. Giovanni Omboni, intraprese una serie di iniziative che la portarono al centro della vita culturale e sociale della città: l’istituzione di un giardino froebeliano nel ’74, la fondazione della prima cucina economica della città nel 1883, la promozione della scuola professionale femminile nel ’93 e nel 1895 dell’Istituto per l’Infanzia Abbandonata, concepito come stimolo temporaneo al raggiungimento dell’autosufficienza.
Vicina agli ambienti dell’emancipazionismo, partecipò alla battaglia abolizionista contro la prostituzione di stato, divenendo membro del comitato italiano della Federazione Britannica e Continentale, quindi collaboratrice della socialista Unione Femminile di Milano e componente del piccolo comitato pro suffragio femminile sorto a Padova nel 1906.

Allo scoppio della prima guerra mondiale fu tra le principali esponenti del Comitato di preparazione civile e quindi del Comitato di mobilitazione femminile.

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